Se i gatti scomparissero dal mondo è un libro scritto originalmente in giapponese, poi tradotto in moltissime altre lingue. Il protagonista, un uomo di media età, vive da solo con la compagnia del suo gatto, la “cosa” a cui tiene di più al mondo. Si trova però di fronte a una notizia sconvolgente: un cancro gli lascia solo sette giorni di vita, ma c’è un modo per prolungarla. Il diavolo in persona, che ha (stranamente) le sue sembianze, si presenta con una proposta: un oggetto dovrà sparire per un giorno di vita in più. Si inizia con il tempo, poi con i cellulari, e così con tante cose che ormai sono la nostra quotidianità. Ecco, il motivo o meglio uno dei motivi che mi hanno portata a dare una recensione a questo libro: in ogni pagina mi facevo una domanda nuova, che mi incuriosiva sempre di più sul continuo.
Inutile dire che sia uno dei miei libri preferiti, se non il mio libro preferito in assoluto. Scrittura perfetta, una storia ricca di dettagli intriganti. Stupendo è stato, per esempio, come il diavolo prende le sembianze del protagonista ma rilassato e sereno, come se vivesse la vita in un’eterna vacanza. Semplicemente trovo che racconti come come questo siano geniali. Credo che questi libri ci portino, attraverso la riflessione, al costruire la nostra mentalità, a sviluppare le nostre idee. Rileggerei questo libro altre dieci, cento, mille volte, giuro. Lo consiglio vivamente a tutti, per avere poi un confronto. Insomma, ho adorato questo libro, pieno di ogni cosa, se pur corto. Perciò, se vi posso consigliare, leggetelo!
[Annabella]