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[3-B] Inchiesta su un tempo difficile

24 Gennaio 2021 - Social media e comunicazione

Cosa è diventata la didattica nei mesi della pandemia? Tre ragazze lo hanno chiesto, con una fitta serie di interviste, alle compagne e ai compagni di diverse classi, ma anche ai loro insegnanti. Poi, hanno detto anche la loro, perché quella su cui si faceva ricerca era anche la loro vita e non un semplice esercizio. Un’indagine che diventa una straordinaria riflessione collettiva sul tempo più difficile di un intero percorso scolastico. Un confronto serrato, e talvolta sorprendente, tra le lezioni in aula e quelle a distanza. I pro e i contro dei due metodi e le relazioni sociali e affettive messe alla prova dal distanziamento

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Quest’anno abbiamo vissuto una situazione di emergenza dovuta alla pandemia di Coronavirus e questo ci ha portato a trovare altri modi per lavorare, studiare, comunicare, fare sport ecc.

Noi studenti e studentesse siamo riusciti a seguire le lezioni online attraverso diverse piattaforme virtuali, ma non è stato sempre facile. Per questo abbiamo chiesto ad alunni e alunne e a professori e professoresse di rispondere alle nostre domande per sapere come avevano vissuto questa esperienza.

TERZA MEDIA

3-A

Preferisci la didattica a distanza o in presenza e perché?

Flavia: preferisco la didattica in presenza perché secondo me è più facile comprendere gli argomenti spiegati dai professori

Samuel: preferisco la didattica in presenza perché posso vedere i compagni

Gabriele: preferisco quella in presenza perché con la didattica a distanza si interrompono conversazioni tra amici fondamentali per non rendere le lezioni troppo noiose

Sandalima: preferisco la didattica in presenza perché è più facile concentrarsi

Secondo te si impara più in DAD o a scuola?

Flavia: a scuola

Samuel: a scuola

Gabriele: a scuola perché in DAD si tende a stare meno attenti per problemi di connessione o per la difficoltà nell’utilizzo di apparecchi elettronici

Sandalima: a scuola

Tu hai avuto difficoltà di tipo tecnico a seguire le lezioni durante il lock down?

Flavia: Essendo 5 in famiglia e avendo lavorato tutti da casa, la rete inizialmente non riusciva a sostenere tutti i dispositivi elettronici collegati, poi però abbiamo aggiunto delle reti e siamo riusciti a risolvere il problema

Samuel: no

Gabriele: si, all’inizio non avevamo una piattaforma performante infatti è stato difficile seguire le lezioni ma poi abbiamo risolto tutto

Sandalima: no, solo una volta ho dovuto saltare una lezione perché non avevo connessione, ma per il resto è andata bene

Elenca un pro e un contro della DAD

Flavia: un pro è che la DAD è più comoda perché stai a casa tua, un contro invece è che è più difficile seguire le lezioni

Samuel: un pro è che puoi alzarti più tardi e un contro è che non si capisce nulla delle lezioni

Gabriele: pro non riesco a trovarli invece un contro è il fatto che non si possa parlare tra amici

Sandalima: un pro secondo me non c’è invece un contro è che è facile distrarsi

Secondo te qual è la più grande differenza tra i due metodi di fare lezione?

Flavia: il fatto che a distanza manca il contatto con le persone

Samuel: non lo so

Gabriele: il fatto che non si sta a contatto con le persone

Sandalima: secondo me la più grande differenza è che a scuola bisogna per forza seguire mentre a casa basta spegnere la videocamera e si può fare quello che si vuole senza che i professori lo sappiano

Per te quale dei due metodi è più difficile e pesante?

Flavia: secondo me quella in presenza perché devi per forza seguire tutto con concentrazione mentre a distanza ti puoi permettere qualche distrazione

Samuel: DAD perché è più difficile seguire

Gabriele: la DAD perché ci sono vari problemi

Sandalima: secondo me la DAD perché ci sono più distrazioni

Sei riuscito/a a rimanere in contatto con i tuoi amici e le tue amiche durante il lock down?

Flavia: si, ogni giorno passavo anche le ore in videochiamata sia con compagni di classe sia con amici e amiche esterni

Samuel: si

Gabriele: si, spesso facevamo molte videochiamate utilizzando social scoperti proprio in quel periodo

Sandalima: certo, ogni giorno ci vedevamo su zoom


3-B

Preferisci la didattica a distanza o in presenza e perché?

Morgan: in presenza, perché il mio modo di approcciarmi all’apprendimento implica fare molte domande a chi spiega per capire bene l’argomento, cosa che a distanza è molto più difficile

Leonardo: preferisco la didattica a distanza perché ci si può svegliare più tardi ed è più semplice fare i compiti

Olga: la DAD perché si può stare più rilassati

Vittoria: assolutamente la didattica in presenza perché trovo più facile rimanere attenta ed essere partecipe alle lezioni stando fisicamente a scuola

Secondo te si impara più in DAD o a scuola?

Morgan: sono due modi di imparare ben diversi e secondo me si impara più a scuola, ma la differenza è veramente sottile e dipende molto dalla persona

Leonardo: a scuola, in DAD essendo troppo rilassati è più facile distrarsi

Olga: a scuola perché in DAD ci sono troppi problemi di connessione

Vittoria: si impara più a scuola perché c’è più interazione con i compagni, ci si può consultare meglio e soprattutto si sta più concentrati perché a casa è facile distrarsi

Tu hai avuto difficoltà di tipo tecnico a seguire le lezioni durante il lock down?

Morgan: no, tecnici no, ma difficoltà con il modo di fare lezione si

Leonardo: no perché avevo un computer nuovo

Olga: ogni tanto si, ma piccoli.

Vittoria: di tipo tecnico no perché sono una persona abbastanza avvolta dalla tecnologia e quindi avevo già i mezzi per poter fare lezione

Elenca un pro e un contro della DAD

Morgan: un pro è che essendo a casa non puoi dimenticarti libri o quaderni, mentre un contro è che è difficile interagire

Leonardo: un pro è che ci si può alzare più tardi e un contro è che non puoi vedere gli amici

Olga: un pro è che la DAD è più rilassante e un contro è che non tutti possono seguire

Vittoria: un pro è l’accessibilità dei compiti, ossia il poter fare i compiti dal computer, consegnarli con facilità, poter avere un dialogo su essi e poterne avere una descrizione più precisa e un contro è che è difficile rimanere attenti

Secondo te qual è la più grande differenza tra i due metodi di fare lezione?

Morgan: il contatto diretto con insegnanti e compagni che è uno dei grandi difetti della DAD

Leonardo: il contatto con le persone che in DAD manca

Olga: il fatto che in DAD non si sta tutti insieme

Vittoria: con la DAD c’è meno interazione

Per te quale dei due metodi è più difficile e pesante?

Morgan: la DAD perché per me è più facile comprendere l’argomento potendo fare delle domande e in videolezione è difficile

Leonardo: la didattica in presenza perché è più difficile copiare

Olga: non saprei, perché a scuola ho più pressione e invece in DAD è più fastidioso stare tante ore al computer

Vittoria: per me è più difficile la DAD perché tende a farmi distrarre e perciò a capire poco la lezione

Sei riuscito/a a rimanere in contatto con i tuoi amici e le tue amiche durante il lock down?

Morgan: no

Leonardo: si, facevamo videochiamate, guardavamo film e giocavamo ai videogiochi

Olga: si

Vittoria: si soprattutto con gli amici più stretti


3-C

Preferisci la didattica a distanza o in presenza e perché?

Lorenzo: in presenza perché secondo me c’è più collaborazione tra compagni, ci divertiamo di più e poi io in DAD mi distraggo facilmente

Shirley: in presenza perché sto con gli amici

Elia: l’anno scorso preferivo la DAD, mentre ora ho legato più con la mia classe è preferisco quella in presenza

Alice: la didattica a distanza è più comoda perché ti puoi svegliare con più calma, mentre chi abita lontano con la didattica in presenza si deve svegliare molto presto; dal punto di vista scolastico invece è meglio quella in presenza

Secondo te si impara più in DAD o a scuola?

Lorenzo: a scuola, in DAD puoi anche non studiare

Shirley: a scuola

Elia: a scuola, però la differenza è minima, perché se c’è la voglia di studiare abbattere le barriere della distanza è facile

Alice: a scuola, perché in DAD ci sono vari problemi e distrazioni, ad esempio la connessione va e viene oppure è più difficile concentrarsi

Tu hai avuto difficoltà di tipo tecnico a seguire le lezioni durante il lock down?

Lorenzo: si, tantissimi, perché stavo in montagna

Shirley: si

Elia: non particolarmente, qualche volta magari dei piccoli problemi di connessione (anche inventati), ma pochi

Alice: io personalmente non tanti, per la connessione andava tutto bene, ma lavorare con la piattaforma era difficile, perché non funzionava bene

Elenca un pro e un contro della DAD

Lorenzo: un pro è che ti alza la media un contro invece è che non studi

Shirley: un pro non lo so, un contro invece è che è più difficile seguire

Elia: un pro è che ti puoi un po’ rilassare e riposare dai ritmi frenetici della didattica in presenza, un contro invece è che la distanza distrugge il rapporto umano, il contatto e il dialogo che secondo me rendono la scuola più bella

Alice: un pro è che in DAD sei più rilassato, mentre un contro è che è più difficile seguire le lezioni

Secondo te qual è la più grande differenza tra i due metodi di fare lezione?

Lorenzo: in presenza la lezione è più diretta ed interessante, poi in DAD non c’è il professore davanti che ti sgrida e ti stimola

Shirley: in DAD io non riesco bene a seguire, mentre a scuola si

Elia: i compiti, secondo me in DAD è più facile assegnare i compiti

Alice: secondo me in DAD c’è un’atmosfera più frustrante perché siamo sempre stati abituati ad andare a scuola, e quella è la nostra normalità, mentre fare le video lezioni è una cosa totalmente nuova

Per te quale dei due metodi è più difficile e pesante?

Lorenzo: in didattica a distanza è più difficile stare attenti, ma verifiche ed interrogazioni sono più facili

Shirley: la DAD

Elia: didattica in presenza

Alice: la DAD viene spesso considerata più semplice perché puoi copiare con facilità, però secondo me è più difficile, perché a distanza non si impara quasi nulla

Sei riuscito/a a rimanere in contatto con i tuoi amici e le tue amiche durante il lock down?

Lorenzo: si

Shirley: si

Elia: si, però limitatamente

Alice: con quelli con cui ero molto legata spesso mi scrivevo, ma se devo essere sincera io mi sono trovata molto bene a casa, e non mi mancava quasi nessuno


3-D

Preferisci la didattica a distanza o in presenza e perché?

Laura: In presenza perché ho problemi tecnici.

Alessio: Preferisco la didattica in presenza perché si capiscono meglio gli argomenti.

Lucia: Preferisco la didattica in presenza perché è più interattiva.

Benjamin: in presenza perché è molto più facile seguire le lezioni

Secondo te si impara più in DAD o a scuola?

Laura: A scuola.

Alessio: A scuola.

Lucia: A scuola.

Benjamin: a scuola

Tu hai avuto problemi di tipo tecnico a seguire le lezioni durante il lock down?

Laur: Ho avuto molti problemi tecnici perché ero l’unica a non avere il Wifi.

Alessio: Si, abbastanza, perché è più complicato e non tutti hanno l’attrezzatura necessaria.

Lucia: No

Benjamin 3D: no

Elenca un pro è un conto della DAD

Laura: un pro è che visto che abito lontano è più comodo, un contro è la connessione scarsa.

Alessio: un contro è che non si capiscono bene le lezioni e si possono avere diversi problemi come il video che si blocca mentre un pro potrebbe essere che ci si alza più tardi.

Lucia: Un pro è che ti svegli un po’ più tardi, invece un contro è che non vedi i tuoi compagni.

Benjamin: un pro, soprattutto per chi vive lontano, è che ci si può svegliare con più calma, mentre un contro è che è più facile distrarsi a causa delle distrazioni a casa

Secondo te qual è la più grande differenza tra i due metodi di fare lezione?

Laura: la più grande differenza è l’ascolto, perché quando stai in DAD non sei obbligato a seguire la lezione, invece in presenza sei costretto a ascoltare.

Alessio: La grande differenza, secondo me, è che in videolezione si può togliere l’audio e a scuola no.

Lucia: La cosa che cambia di più è che in classe c’è interazione mentre durante le lezioni a distanza tutti spegnevano i microfoni e le telecamere e i professori spiegavano soltanto.

Benjamin: in DAD si possono usare più applicazioni tecnologiche come PowerPoint

Per te quale dei due metodi è più difficile o pesante?

Laura: Quello più pesante è la DAD.

Alessio: La DAD.

Lucia: Il metodo più difficile è la DAD.

Benjamin: La DAD perché è più difficile seguire

Sei riuscito/a a rimanere in contatto con i tuoi amici e le tue amiche durante il lock down?

Laura: Si, facevamo le videochiamate.

Alessio: Si certo.

Lucia: Si.

Benjamin: si, spesso ci sentivamo con zoom


SECONDA MEDIA

2-A

Preferisci la didattica a distanza o in presenza e perché?

Lorenzo 2A: A distanza perché piuttosto che stare in classe con la mascherina preferisco stare a casa.

Rita 2A: In presenza perché è più produttiva.

Leonardo 2B: Io preferisco la didattica in presenza perché si può socializzare meglio in classe.

Sylvia 2B: In presenza perché non mi piace stare tutto il tempo davanti alla telecamera.

Secondo te si impara di più in DAD o a scuola?

Lorenzo 2A: A scuola però in DAD è più divertente.

Rita 2A: A scuola.

Leonardo 2B: A scuola perché in DAD è molto facile distrarsi.

Sylvia 2B: A scuola.

Tu hai avuto difficoltà di tipo tecnico a seguire le lezioni durante il lock down?

Lorenzo 2A: No.

Rita 2A: Si, all’inizio quando si usava la piattaforma “zoom” non ho potuto partecipare perché i miei genitori la ritenevano pericolosa, poi quando è stata aperta la piattaforma della scuola è andato tutto bene.

Leonardo 2B: No, difficoltà a concentrarmi si, ma non era dovuta a problemi tecnici.

Sylvia 2B: Problemi di connessione mai, ma problemi a studiare e lavorare con i professori tantissimo.

Elenca un pro e un contro della DAD

Lorenzo 2A: Pro che si può studiare durante le lezioni e Contro che se non studi ti ammazzano.

Rita 2A: Un Contro, appunto, è che molte persone non partecipavano alle lezioni e quindi adesso ci stiamo ritrovando a ripetere le cose che dovevamo fare l’anno scorso, un Pro invece è che le persone che disturbano in classe, per esempio, potevano non seguire e non dare fastidio.

Leonardo 2B: Un pro è sicuramente non doversi scomodare per venire a scuola; quando piove, magari, è più comodo restare in casa. Invece un contro è che tra la distrazione, i problemi tecnici e altre cose si impara di meno.

Sylvia 2B: Un contro è che non mi piaceva stare davanti al computer durante le videolezioni e un Pro… non lo so.

Secondo te qual è la più grande differenza tra i due metodi di fare lezione?

Lorenzo 2A: In DAD non vedi gli amici

Rita 2A: Sicuramente che la didattica a distanza è meno produttiva, ma è anche meno chiassosa.

Leonardo 2B: Il potersi incontrare.

Sylvia 2B: Che a distanza stai tutto il tempo a non fare niente mentre ascolti i professori ed è molto noioso, mentre a scuola puoi stare con gli amici e scherzare con loro.

Per te quale dei due metodi è più difficile e pesante?

Lorenzo 2A: Le lezioni in presenza.

Rita 2A: La DAD.

Leonardo 2B: Anche se potrebbe sembrare strano, secondo me la didattica in presenza.

Sylvia 2B: A distanza.

Sei riuscito/a a rimanere in contatto con i tuoi amici e le tue amiche durante il lock down?

Lorenzo 2A: Si.

Rita 2A: Abbastanza.

Leonardo 2B: Si si.

Sylvia 2B: No.


Professori

Preferisce insegnare in videolezione o in classe?

Luana Castellani: Indubbiamente in classe, anche se nel corso di quest’anno si è verificata un’emergenza sanitaria per cui abbiamo cercato di trarre il massimo profitto dall’esperienza che abbiamo condotto in didattica digitale.

Stefano Paone: In classe.

Sofia Ranzato: Ovviamente in classe perché il contatto umano è fondamentale per l’insegnamento e poi l’interazione avviene molto meglio e in modo più spedito. Chiaramente la situazione di emergenza che abbiamo vissuto ci ha portato a sperimentare delle nuove forme di didattica che possono essere utili, ma solo se affiancate alla didattica in presenza.

Quale dei due metodi secondo lei è più complicato?

Luana Castellani: Sono due modalità totalmente diverse e ognuna delle due ha le sue specifiche risorse. Devo dire che nella modalità a distanza, quindi nella modalità digitale integrata, ho un po’ sofferto del contatto diretto con gli studenti dunque per me tornare a insegnare in presenza è stato naturalmente un sollievo e un nuovo arricchimento di quello che io vivo con i miei ragazzi ogni giorno.

Stefano Paone: La video lezione perché non hai subito la risposta degli alunni: non sai se mentre parli stanno morendo di noia oppure ti seguono oppure stanno giocando con il gatto a casa.

Sofia Ranzato: In classe un professore deve gestire la disciplina mentre a casa può parlare con il silenzio, però è chiaro che non si sa come i ragazzi rispondono quindi magari fatichi di meno ma non sai quello che arriva agli alunni e sei più preoccupato.

Può elencare un pro e un contro della DAD?

Luana Castellani: Il pro è il poter raggiungere tutti anche in una modalità asincrona, cioè poter raggiungere tutti gli studenti anche quando non ci sono fisicamente; penso quindi che poter usare le risorse nei momenti che sono congeniali agli studenti e alle studentesse sia un grande vantaggio. Il contro, invece, sta tutto nella mancanza di un rapporto diretto, che a volte c’è soltanto attraverso gli occhi, ma è importantissimo.

Stefano Paone: Un pro è che ci ha permesso di mantenere un contatto anche durante la pandemia e di non interrompere l’azione didattica e poi anche che è più facile scambiarsi i materiali. Un contro, come dicevo prima, è che mancano le reazioni e il rapporto con gli alunni.

Sofia Ranzato: Il contro principale è quello di non avere un riscontro diretto rispetto all’apprendimento dei ragazzi perché non puoi vedere direttamente quello che loro assimilano e cosa capiscono. Un pro può essere il fatto di poter registrare le lezioni e quindi permettere ai ragazzi di riascoltare quello che è stato detto e caricare molti materiali però, come dicevo, tutto questo si può fare in più alla didattica a scuola.

Secondo lei il rapporto con gli alunni è lo stesso in didattica a distanza?

Luana Castellani: Necessariamente non è lo stesso, anche se tengo a specificare che entrambi i metodi hanno dei vantaggi e quindi la cosa che è più interessante come sviluppo futuro è poter usufruire di entrambi i metodi: presenza e distanza.

Stefano Paone: Il rapporto è molto diverso anche se devo dire che se l’hai costruito bene prima poi regge anche a distanza.

Sofia Ranzato: No, perché è meno diretto e non c’è la presenza e quindi meno affettivo e la componente emotiva e affettiva è importante nella didattica e quello in buona parte si perde.

Secondo lei per gli alunni è stato più difficile seguire le lezioni a distanza?

Luana Castellani: Sicuramente in una fase iniziale c’è stato un adeguamento che ha richiesto energie e approcci alternativi, non soltanto da parte di noi docenti, ma anche da parte dei ragazzi. Devo dire che questa fase è durata relativamente poco e che ognuno ha cercato di trarre profitto dall’esperienza

Stefano Paone: Dipende dagli alunni. Molti hanno risposto meglio che in classe perché magari avevano meno distrazioni e si sono concentrati di più, mentre altri che erano molto bravi a distanza hanno reso un po’ meno perché forse erano più bloccati dalla mancanza della classe.

Sofia Ranzato: Si. Lo so anche avendone parlato con loro, perché è più difficile concentrarsi, è più difficile fermare il professore per fare domande se non si è capito qualcosa e fondamentalmente seguire e rimanere al passo con la lezione.

Queste sono le risposte di coloro che abbiamo intervistato, ma ecco cosa pensiamo noi a riguardo…

Preferisci la didattica a distanza o in presenza e perché?

Marta: Prima dell’arrivo della pandemia ho sempre preferito fare lezione in presenza, sia perché pensavo che era molto più facile capire, sia perché preferivo vedere i miei amici e le mie amiche. Ci siamo poi trovati tutti in quarantena e abbiamo iniziato a fare le video lezioni, devo ammettere che io mi sono trovata benissimo, anche se sono consapevole che non è un metodo facilmente accessibile per tutti, io personalmente l’ho apprezzato. Perché potevo svegliarmi con calma, fare tutto con maggiore tranquillità, poi sinceramente le lezioni si riuscivano a capire ed era più facile fare i compiti e gli amici li sentivo; nonostante ciò penso che entrambi i metodi di fare lezione abbiano pro e contro e che perciò sia difficile trovare il “migliore”. È stato più rilassante stare in DAD per un po’, ma non può essere una soluzione per sempre.

Emma: Preferisco la didattica in presenza perché posso stare con i miei amici e con i professori senza dover stare tutto il giorno davanti ad un computer.

Cenith: Preferisco la didattica a distanza perché riesco a comunicare meglio con gli insegnanti mentre in presenza sono più timida.

Secondo te si impara più in DAD o a scuola?

Marta: Forse a scuola, ma la differenza è minima. Se ci si vuole impegnare lo si può fare a scuola come davanti ad un computer. Poi secondo me se un professore o una professoressa sono bravi, sono anche in grado di fare imparare ai ragazzi le cose anche in DAD (i miei fortunatamente si sono dimostrati quasi tutti in grado).

Emma: Secondo me si impara di più a scuola perché in video lezione è molto facile distrarsi e si possono avere molti problemi a seguire le lezioni. In classe c’è più interazione tra alunni e professori e per questo le lezioni sono più interessanti e quindi più facili da seguire.

Cenith: Secondo me si impara di più a scuola, ma se ci si mette un po’ di volontà si può lavorare bene anche a distanza.

Tu hai avuto difficoltà di tipo tecnico a seguire le lezioni durante il lock down?

Marta: No, forse ogni tanto la connessione non andava benissimo, ma poche volte e per poco.

Emma: Io non ho avuto problemi tecnici a parte qualche piccolo imprevisto ogni tanto, ma all’inizio ci sono stati spesso dei problemi con la piattaforma della scuola.

Cenith: Sì, ho avuto molti problemi tecnici e di connessione perché nella casa in cui mi trovavo non c’era il WiFi. Ho fatto anche molta fatica a seguire le lezioni perché mi distraevo facilmente.

Elenca un pro e un contro della DAD

Marta: Un pro è che, almeno io, sono stata più rilassata, un contro invece è che in DAD manca un po’ il contatto con i professori e i compagni

Emma: Un Pro della DAD è che è un modo più comodo e veloce per scambiarsi i materiali e un Contro è che manca un contatto diretto e si fa fatica a concentrarsi. Io penso che la cosa migliore sia fare lezione in classe ma allo stesso tempo avere a disposizione una piattaforma per scambiarsi documenti e compiti.

Cenith: Un Pro della DAD può essere che è più comodo per chi vive lontano, un Contro invece è che alcuni possono avere problemi di connessione.

Secondo te qual è la più grande differenza tra i due metodi di fare lezione?

Marta: Forse il rapporto con compagni e professori che con uno schermo è abbastanza limitato

Emma: Secondo me la più grande differenza tra i due metodi è proprio la concentrazione. Io, ad esempio, ho avuto molta difficoltà a seguire le lezioni a distanza senza distrarmi, mentre in classe riesco a seguire le spiegazioni tranquillamente.

Cenith: Una grande differenza tra questi due metodi è che a distanza puoi decidere di non seguire la lezione mentre in presenza devi farlo per forza, ma io penso che bisognerebbe ascoltare in ogni caso.

Per te quale dei due metodi è più difficile e pesante?

Marta: Dipende, secondo me a scuola, soprattutto per interrogazioni e verifiche c’è più pressione ed è più difficile, ma in DAD forse è un po’ più pesante il passare le ore davanti ad un computer, ma non saprei quale di questi due aspetti renda uno dei due metodi più difficile dell’altro

Emma: Secondo me è molto più difficile seguire le lezioni in DAD.

Cenith: Per me è più difficile fare lezione in presenza perché non mi sento a mio agio invece le video lezioni si fanno da casa e quindi riesco a parlare con più facilità.

Sei riuscito/a a rimanere in contatto con i tuoi amici e le tue amiche anche durante il lock down?

Marta: Assolutamente sì. Passavo anche le ore in chiamata con i miei amici e le mie amiche sia per studiare, ma soprattutto per parlare e distrarci da questa apparente lontananza irraggiungibile.

Emma: Si, fortunatamente sono riuscita a tenermi in contatto con gli amici anche durante la quarantena.

Cenith: Si, sono rimasta in contatto con tanti amici facendo delle videochiamate e attraverso zoom.

Marta d’Avella, Emma Alberini e Cenith Graziani 3B


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Questa pagina web fa parte del corso propedeutico di giornalismo digitale promosso dalla redazione di Comune-info nella sezione 3B della scuola secondaria di I° grado “Istituto Comprensivo Statale Daniele Manin” di Roma, una delle numerose iniziative del progetto Scappare (Scuole aperte e partecipate in rete), che coinvolge tre istituti comprensivi romani (Manin, Fratelli Bandiera, Parco della Vittoria). Scappare è un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Tag: coronavirus, scuola, Scuola Manin

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