
Il quarto e ultimo anno in corso del progetto Scappare (“Scuole Aperte e Partecipate in Rete”) promosso da alcuni istituti comprensivi romani – Manin, Fratelli Bandiera e Parco delle Vittoria a cui si è aggiunto Morante – e le relative associazioni genitori sembra più complesso degli anni precedenti: non solo perché i due anni di pandemia hanno inevitabilmente trasformato obiettivi, crono-programmi e proposte, ma perché è cresciuta la consapevolezza dei diversi attori coinvolti (capofila del progetto è l’associazione Anteas) di quanto sia importante l’esperienza della scuola aperta proprio in questi tempi difficili e perché i promotori del progetto non hanno smesso di chiedersi prima di tutto cosa contribuisce a creare comunità nei territori. Così, mentre si preparano iniziative comuni – video, pubblicazione, ma anche un webinar sul tema dell’alleanza scuola/famiglia – siamo andati a sbirciare tra i diversi partner per fare il punto sulle rispettive attività.
«Uno degli obiettivi del progetto Scappare è contribuire alla costruzione di una “comunità educante” e rafforzare le competenze delle sue diverse componenti, in particolare docenti e genitori. A partire dalle esperienze delle scuole coinvolte, alcune domande stanno guidando il nostro lavoro – spiega Giordana Francia del Cisp – Cosa può contribuire a rendere la scuola una comunità educante, ovvero aperta, partecipata, in rete, sostenibile e globale? Come educare in tempi di incertezza e complessità?». Per provare a rispondere a queste e altre domande e fornire spunti e materiali per sperimentare diversi modi di fare didattica in classe il Cisp propone corsi di formazione laboratoriali rivolti ai docenti. I percorsi puntano a facilitare la costruzione di comunità che partano dal dialogo, ad arricchire la relazione educativa con alcune prospettive della ludopedagogia, a proporre un’educazione alla cittadinanza globale con un’attenzione ai temi delle migrazioni e delle disuguaglianze, infine, a coinvolgere altri attori della comunità educante, in particolare i genitori con cariche elettive. Al momento il Cisp sta realizzando tre corsi di formazione a distanza, rivolti non solo ai docenti dei tre istituti partner di Scappare, ma ad altri e altre provenienti da tutta Italia per un totale di circa sessanta insegnanti. Questi i corsi: “Dialoghi. Educare e costruire comunità nel tempo dell’incertezza (in collaborazione con Franco Lorenzoni e con l’IC Fratelli Bandiera); “Giocare è una cosa seria. Un percorso di Gioco e relazione educativa per il benessere di alunni e insegnanti” (in collaborazione con l’associazione Liscìa e con l’IC Fratelli Bandiera); “Geostoria globale delle disuguaglianze (accreditato dal ministero dell’Istruzione). Si è da poco completato un altro percorso di educazione alla cittadinanza globale, realizzato all’interno del progetto: “Umani in movimento. Geostoria dei percorsi migratori tra continenti, mari, stati, campagne e città”.

Grazie al progetto Scappare, invece, l’associazione genitori Giardinieri negli ultimi mesi è riuscita a portare avanti la prima parte di “GenitorinArte”, un laboratorio di murales (la scuola primaria Giardinieri fa parte dell’IC Elsa Morante). La pittrice Laura Federici in diversi incontri ha guidato un gruppo di genitori nella ricerca delle soluzioni pittoriche per gli interni della scuola assai fatiscenti. L’obiettivo è la creazione del gruppo coeso dei genitori che attraverso l’arte si conoscono e imparano a lavorare insieme, a condividere idee e a realizzarle. “Il risultato è stato molto incoraggiante – dice Armine – perché nell’arco di pochi mesi siamo riusciti a realizzare diversi lavori che sono stati applicati all’interno della scuola. Abbiamo creato un bel gruppo volenteroso di proseguire il percorso”.
Ci sono poi gli attori che promuovono in questi mesi attività con bambini e bambine, ragazzi e ragazze, come Docendum, Associazione Fabrica Harmonica e Comune-info, mentre Cenci Casa Laboratorio ha cominciato a prepara il camposcuola di una settimana che a inizio luglio accoglierà un gruppo di ragazzi e ragazze della ludoteca della Di Donato/Manin.
La società di formazione digitale Docendum ha avuto l’opportunità di realizzare corsi di coding, robotica e cittadinanza digitale in tutti gli istituti comprensivi romani coinvolti, in particolare durante l’orario curricolare, con classi della primaria. Uno degli obiettivi è tenere alto il piano esplorativo dei bambini e delle bambine sollecitando la cultura della cooperazione creativa nelle classi. Secondo Rosamaria Scognamiglio, l’esperienza educativa ancora in corso, si rivela felice proprio nella direzione di includere, colmare divari e rendere trasversali i saperi tecnologici. “Educare sui modelli di problem solving, di pensiero logico computazionale, e di orientamento, diffondendo anche regole e opportunità del web, ha consentito a noi di stare appunto con i bambini, accanto a loro, guardando nella stessa direzione”.

“Azione Musicale Integrata” è il titolo della proposta dell’Associazione Fabrica Harmonica presso l’IC Fratelli Bandiera. Il progetto, a causa delle normative anti-Covid 19, è stato avviato soltanto lo scorso anno e ora è in corso la seconda annualità. Il ritardo nella realizzazione del progetto ha però permesso, diversamente da quanto previsto in un primo momento, il coinvolgimento di tutte le sezioni della scuola primaria, realizzando un’azione musicale integrata e in continuità anche con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. La musica, infatti, permette di riscoprire facilmente il piacere della condivisione: l’attività musicale, soprattutto quella corale e orchestrale, si rivela un grande collante per le relazioni interpersonali.
Il quarto anno dei corso di giornalismo promosso dalla redazione di Comune-info (associazione Persone comuni) coinvolge invece tutte e nove le classi della secondaria di primo grado della Fratelli Bandiera, mentre negli anni precedenti è stato proposto anche alla secondaria dell’IC Manin e a quella dell’IC Parco della Vittoria. Il viaggio tra i diversi generi giornalistici e le discussioni sulle notizie di attualità sono accompagnati dalla pubblicazione di articoli scritti dai ragazzi su un blog ospitato da Scappare.it.
A proposito di Fratelli Bandiera: l’Associazione genitori segnala come in questo momento sono attivi i corsi di Italiano L2, quello del Teatro e lo Sportello di Ascolto psicologico che, per la primaria, comprende anche alcune attività in classe (in modo analogo l’equipe psicopedagogica interviene anche alla Belli/Leopardi), ma grazie al progetto è stato possibile anche acquistare un telescopio per l’osservazione astronomica nel terrazzo dedicato ad Alberto Manzi, che in questa scuola ha insegnato per trent’anni. Qualche ottima spesa è stata fatta anche dall’Associazione genitori Di Donato: alcuni computer per il doposcuola e due porte da calcio portatili per le attività di calcio sociale da promuovere nella cortile della scuola, su via Bixio/Strada scolastica (insieme ad altre attività di animazione della strada) e nei giardini pubblici del quartiere.
Uno degli obiettivi principali individuati quattro anni fa da Scappare (progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile) è rafforzare l’anima partecipativa e inclusiva delle diverse esperienze di scuole aperte, perché qualsiasi bambino e bambina, ragazzo e ragazza possa avvicinarsi a proposte educative legate a attività di sport, musica, teatro. Le attività proposte dal progetto e quelle in corso dimostrano che un obiettivo ambizioso come quello ha bisogno di molte azioni diverse e di numerosi attori motivati e che la partecipazione non è un traguardo ma un modo di aprile la scuola al territorio.