
Le grandi città, come noto, hanno mille problemi da affrontare. Roma, a differenza di altri contesti urbani, ha una grande risorsa a cui fare affidamento per migliorarsi: è il comune con più ettari di verde d’Europa e ha quasi 200 mila ettari di terre rurali intorno a sé. Da oltre vent’anni, ovunque molti cittadini hanno cominciato a riunirsi in piccoli gruppi per fare la spesa insieme e per ripensare di fatto la relazione tra città e campagna, formando i cosiddetti Gruppi di Acquisto Solidale (Gas). Dopo un’attività di approfondimento e confronto sui temi del consumo critico, alcuni ragazzi e ragazze di seconda e terza media dell’Istituto comprensivo Fratelli Bandiera di Roma (istituto che vive l’esperienza di scuola aperta partecipata) durante il laboratorio di giornalismo del venerdì pomeriggio hanno preparato un’intervista al Gas “Gordiani in comune”.
Cosa fa un Gruppo di Acquisto Solidale? Ogni quanto vi incontrate?
Il Gas è un modo collettivo di fare la spesa attraverso il quale si sceglie di sostenere i piccoli produttori, si preferisce il consumo di cibo buono, biologico e di filiera corta per ridurre l’impatto ambientale e i costi dei trasporti, si evitano intermediazioni inutili, ma soprattutto si favoriscono nuove relazioni sociali tra le persone. Possiamo dire che il Gas è prima di tutto un modo per mettere in discussione i nostri stili di vita: per questo motivo non è solo un modo collettivo di fare gli acquisti ma è “solidale”. Nel Gas “Gordiani in comune” facciamo gli ordini della spesa una volta a settimana e ritiriamo i prodotti nella sede dello spazio sociale e culturale “Gordiani in comune” in via Pisino 30, nel quartiere Gordiani/Prenestino, ogni mercoledì pomeriggio.
Dove prendete i prodotti a KM0? Come viene trasportato il cibo che acquistate?
Abbiamo relazioni con alcuni produttori dell’agro romano: ad esempio le verdure, ovviamente di stagione, le prendiamo dall’azienda agricola “Due soli” di Fara Sabina. Per le arance, che non troviamo vicino Roma, ci riforniamo invece dalla cooperativa sociale Nelson Mandela di Gioiosa Ionica che da poco ha anche un banco nel mercato rionale di Torpignattara. Ortaggi e frutta vengono trasportati dai furgoncini dei produttori.
Scegliete prodotti coltivati totalmente senza pesticidi?
Sì, sono prodotti coltivati senza pesticidi. Ormai è documentato che i pesticidi fanno male alla salute e che la loro produzione incide nei cambiamenti climatici.
Chi decide e come viene individuato il prezzo dei prodotti acquistati?
Sono i produttori che propongono il prezzo spiegando le ragioni, in modo da renderci più consapevoli delle difficoltà delle piccole aziende agricole e imparare molte cose sul cibo che mangiamo.
Cosa pensate della guerra e dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari?
In realtà finora non abbiamo risentito dell’aumento soprattutto perché i prodotti non fanno viaggi lunghi. Restiamo convinti che questa sia un’epoca in cui tutte e tutti siamo chiamati a contribuire, in tanti modi diversi, a costruire la pace ogni giorno, perfino quando facciamo la spesa…
Questo il sito della Rete Gas Lazio.
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